Piccola premessa, inizialmente avevamo prenotato al Watazen, poi circa 1 settimana prima della partenza ci hanno avvisato che avevano dovuto prenotare per una comitiva e che non c'era più posto e che ci avrebbero spostati al ryokan Nishitomiya allo stesso prezzo, nonostante quest'ultimo fosse di livello superiore. Bene così, no?
Insomma, proviamo ad orientarci, guardando mappe e mappette...non ce la facciamo, non riusciamo a capirci nulla, tutte vie con Dori, vie parallele e perpendicolari...mah.. chiamiamo un taxi.
Anche qui il taxista era un signore distinto con i soliti guantini bianchi. Arriviamo davanti al Watazen, perchè ci avevano detto che ci avrebbero portati loro al Nishitomiya. Una volta li però non ci capiamo e allora il tipo del Watazen dice qualcosa al taxista che ci porta davanti al Nishitomiya. Già dall'ingresso ci rendiamo conto di essere in un ryokan con i fiocchi. Ci offrono subito il the mentre prendono i nostri dati e poi ci accompagnano nella nostra stanza...e che stanza!! Se il ryokan di Takayama valeva 10, questo valeva 15! Saletta relax con tanto di stereo e cd messi a disposizione (roba sdolcinata... Celine Dion... per fortuna avevo i My Bloody Valentine con me) e una zona "futon"...tavolino ecc.. veramente grande.
Una volta esplorato come si deve la stanza decidiamo di fare un veloce giro serale (era già tardino) per Kyoto. Il ryokan è situato in una delle tantissime viuzze perpendicolari alla via principale. La viuzza è buia, poca luce, ma molto caratteristica. Questo è il ryokan visto da fuori... incantevole.
Ci fermiamo in un McDonald's perchè comunque non avevamo cenato (eravamo in treno) e osserviamo subito un po' di differenze rispetto a Tokyo.. Kyoto ha meno grattacieli e per certi versi è più normale. Rimane però il fascino tipicamente giapponese, di tranquillità e sicurezza.
Andiamo a letto, il giorno dopo dobbiamo scarpinare (non sapevamo ancora quanto) al Fushimi Inari e i suoi torii rossi.
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