giovedì 10 giugno 2010

Giappone: Tokyo - Shinjuku

Finito il nostro itinerario pomeridiano in quel di Harajuku ri-prendiamo la bellissima metro di Tokyo (non chiedetemi la linea che non la ricordo, ci dovrei guardare) per andare a vedere il quartiere Shinjuku.

Shinjuku è probabilmente uno dei tre quartieri più famosi di Tokyo e parte della sua fama la si deve anche alla zona a luci rosse, che non siamo andati a vedere. Anche qui, grandi grattacieli, tantissime luci, traffico, turisti...tutto molto bello, come può testimoniare questa foto:

Dopo aver proseguito un po per una delle vie principali del quartiere siamo incappati per caso in una via laterale, attirati non so da cosa (profumo di carne?? boh). Così ci addentriamo in questa via strettissima, scura, fumosa...come quelle che si vedono in certi film o anime. Giuro che non conoscevo questa via, non ci eravamo informati...eravamo capitati lì per caso, ma una volta tornati in Italia abbiamo scoperto che è una delle attrazioni più famose non solo di Shinjuku ma di tutta Tokyo. Si chiama Omoide Yokocho ed è questa viuzza (sarà lunga 100 metri, ma larga meno di 2 che ai lati ha dei ristorantini antichi, minuscoli, dove si fa fatica anche solo a stare seduti sulla panca che cucinano soprattutto i yakitori (il nome l'ho trovato ora, prima erano semplicemente "bastoncini/spiedini di carne"). Dopo aver fatto due volte la via decidiamo di provare (non si poteva andare avanti solo di fast food...).

Il localino era piccolo. Immaginatevi un bancone di un bar lungo 3 metri con 4 o 5 sgabelli. I piatti venivano serviti direttamente lì.


Purtroppo non ho una foto migliore. Questo è quello che si vedeva dallo sgabello (immaginatevi che dietro di me ci sia il muro appiccicato). Tra l'altro quel muro obliquo è il retro di una scalache porta al piano di sopra. Mangiato (e bevuto sake) veramente bene, in un'atmosfera unica, antica, tipica. Consigliato!

Con la pancia bella piena (abbiamo fatto più "giri" di yakitori, tanto che la signora che gestiva il tutto ci aveva preso quasi in simpatia) proseguiamo per quella che probabilmente è la via principale di Shinjuku:

Passando anche davanti all'entrata del quartiere a luci rosse (Kabukichō), che al momento della foto non sapevo minimamente che fosse lui...mi sembrava semplicemente un'insegna da fotografare:
Proseguendo fino ad un tempio che ci eravamo prefissati di vedere. Si trova in una delle vie laterali di questa via principale, direi quasi in zona Kabukichō ma non sono sicuro.
Si trova comunque in mezzo ai palazzoni, creando uno sbalzo visuale non indifferente:

Dopo questa visita al tempio e cortile esterno (con i soliti torii e mini-edifici, riti del caso) decidiamo che era l'ora di tornare verso l'hotel, per una via che in qualche modo chiudeva un cerchio immaginario che partiva dalla stazione per finire...alla stazione.
Prima però, dopo essere passati davanti ad un batterista improvvisato (mica tanto... faceva dei numeri assurdi!), ci fermiamo ad osservare la preparazione di questo cibo (che poi abbiamo acquistato ma non chiedetemi cosa sono, sono sicuramente famosi, ma non so il nome):


Una volta tornati in albergo abbiamo avuto una bella sorpresa, avevano rimesso tutto a posto, lenzuola, pigiami/yukata, saponi, spazzolini...tutto.
A proposito ne approfitto per dirvi altre due cose sulla camera del Grand Prince Hotel. Intanto la prima cosa che si nota (ed è ormai una cosa risaputa...simbolo del Giappone, ma ovviamente prima di metterci piede non la sapevo) è il cesso multifunzione...spruzzino-pulisci-zoneX, tavoletta riscaldata e altre chicche assurde. Vi lascio la foto...così...:


La seconda cosa (per chi è abituato a questo tipo di hotel immagino sia una cosa abituale...per me no) è che ogni mattina, appena fuori dalla porta ci lasciavno il giornale del giorno (Ashai Shinbun). Li ho tenuti tutti e li ho ancora in camera, come ricordo del viaggio.

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