domenica 13 giugno 2010

Giappone: Takayama - passeggiata diurna

Ci svegliamo con le signore del ryokan che bussano alla porta per portare la colazione. Già ho fatto fatica a mangiare certe cose per cena, figuratevi la voglia che avevo appena svegliato... infatti abbiamo lasciato quasi tutto lì.

Usciamo dal ryokan e ci accoglie immediatamente un'atmosfera diversa da quella della sera precedente. La strada principale e le viuzze a fianco sono piene di gente!! Takayama è famosa per una serie di casette antichissime di legno che ancora oggi sono tenute veramente bene, alcune delle quali sono dei veri e propri negozi. Sul momento preferiamo non fermarci (a parte un negozio di vestiti di fronte al ryokan dove E. ha comprato una maglia ed ha dovuto svegliare l'anziana commesa che poretta, stava facendo un sonnellino) e tirare dritto per quella che era la nostra meta, ovvero una passeggiata che attraversava vari templi/shrine.

Continuando sempre dritto per la via principale si arriva più o meno alla partenza di questa passeggiata. Noi però prima abbiamo salito una serie di scale e ci siamo trovati nel cimitero di Takayama. Anche se può sembrare una cosa strana, mi è piaciuto molto, tutte le tombe sulla parete abbastanza aspra della collina. Il pezzo più suggestivo è stato quando arrivati in cima, si poteva osservare la vallata opposta a Takayama...casette e scene di vita quotidiana.

A questo punto riscendiamo e partiamo veramente per la passeggiata ed iniziamo a vedere i primi templi


E qui iniziano i problemi...ad un certo punto il "sentiero dei templi" (chiamiamolo così per comodità) torna sulla strada statale. Pensando che la strada fosse quella giusta seguiamo convinti una scolaresca "in gita" che ci aveva preceduto dall'inizio della passeggiata e ci ritroviamo.... davanti ad una scuola. Ci siamo persi... per fortuna a pochi metri c'era la solita mappa. Iniziamo a guardarla quando dietro di noi si accosta una macchina. Erano due signore (o forse madre e figlia) che ci chiedevano se avevamo bisogno di aiuto e alla fine (anche se non c'era bisogno) ci hanno dato un passaggio fino a dove dovevamo andare (anche se per loro non era in strada...). Gentilezza allo stato puro!! E in Italia non mi sarei mai fidato di due sconosciuti che ci davano un passaggio...in Giappone sì! Tra l'altro mi sono dimenticato di dirvi di un'altro episodio simile: alla stazione di Tokyo (non ricordo se in partenza per Nikko o verso Nagoya-Takayama) un giapponese vedendoci un po' spaesati ci ha chiesto se avevamo bisogno di aiuto e ci ha accompagnati fisicamente fino al binario. Tra l'altro era appena tornato dall'Italia (finale Champions League a Roma) e parlava un po' di italiano.

Va beh torniamo a noi.. a questo punto decidiamo che era giusto il momento di girare un po' per Takayama città, casette, viuzze, studentesse in divisa in bicicletta che tornavano da scuola (con i loro mille pensieri di vita quotidiana) ecc ecc..Dai vi posto una foto, anche perchè c'è l'unica Fiat Punto che ho visto in Giappone:


Dopo di che abbiamo iniziato un giro (ripetuto due volte) delle viuzze antiche piene di negozi. Ci siamo fermati anche in una specie di superpercato e abbiamo mangiato il tipico cono-gelato che si trova in Giappone (se ci andrete capirete di cosa parlo...deve essere una catena specializzata, un po' come le crepes al gelato a Tokyo). La foto qui sotto per fare vedere un po' il turismo (decisamente poco ggggggiovine)
E così era arrivata l'ora di prendere il treno in direzione Kyoto. Prima però siamo tornati in Ryokan per pagare e salutare. E. ha pure acquistato la yukata che davano nel ryokan che in teoria non era in vendita ma alla fine abbiamo contrattato per una quarantina di euro. Sempre prima di prendere il treno ci siamo fermati nella zona del tempio con un grandissimo e antichissimo esemplare di ginko biloba. Nelle immagini, il ginko (che da quel che sto studiando in giapponese significa anche "banca") e lo strano simbolo di Takayama:

Arriviamo in stazione ancora ignari del viaggio molto particolare che ci stava attendendo.

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